Impalacciatura – è un sottile pannello di legno ottenuto durante il processo:
- di tranciatura,
- di sfogliatura,
- di tranciatura rotativa (semi-sfogliatura).
Lo spessore dell’impialacciatura varia da 0,1 a 8 mm. A seconda dello spessore e dell’applicazione, si distinguono strati da impiallacciatura, tranciati e piallacci.
Grazie all’impiallacciatura, è possibile utilizzare in modo ancora più efficiente il legno.
Probabilmente la culla dell’impiallacciatura moderna è l’Egitto, dove i vantaggi di un metodo simile di lavorazione del legno sono stati apprezzati molto presto. Già nel XIX secolo a.C. nella tomba del faraone Smerkhet è stato trovato un oggetto realizzato con l’impiallacciatura. Anche Kleopatra ha regalato a Giulio Cesare un bel tavolo impiallacciato. Gli anni dello splendore dell’impiallacciatura finirono nel XVII secolo. Fu allora che nacquero i mobili chiamati “di Luigi Filippo”, l’intarsio migliorò e si diffuse. Ancora oggi, costituiscono uno dei fattori decisivi dello stile nel design. L’impiallacciatura sta godendo di nuovo un successo, vantando di un crescente riconoscimento tra i consumatori.
Pannello in legno lamellare
e i pavimenti a doppio e triplo strato sono realizzati in modo trasversale per eliminare le contrazioni del legno: lungo le fibre – in direzione radiale, in direzione tangenziale – volumetrica. Le crescite estive causano maggiore essiccamento e asciugatura
Pannello HDF – un passo avanti.
Nasce come risultato della fresatura del legno, la quale lo priva della tendenza ad essiccarsi e asciugarsi (il cosiddetto ritiro del legno). La pressatura del legno con colle e resine permette di ottenere un’alta densità, grazie alla quale il prodotto è caratterizzato da un’elevata durata e resistenza ai danneggiamenti.